top of page

ETIMOLOGIA e UTILIZZO

Il termine tappeto proviene dalla vecchia Carpite francese. Una derivazione del termine afferma che il termine francese deriva dalla vecchia carpita italiana, dal verbo "Carpire" che significa "cogliere". Il dizionario etimologico online afferma che il termine "tappeto" fu usato per la prima volta in inglese alla fine del XIII secolo, con il significato di "stoffa grezza", e alla metà del XIV secolo, "tovaglia, copriletto". Il dizionario etimologico online afferma che il termine deriva "... dalla vecchia carpite francese" tessuto pesantemente decorato, moquette ", dal latino medievale o dalla vecchia carpita italiana" spessa tela di lana ", probabilmente dal latino carpere" per tessere, strappare ", probabilmente così chiamato perché è stato fatto da tessuto, tessuto a brandelli, "a pizzico". Il significato del termine "tappeto" spostato nel 15 ° secolo per riferirsi a rivestimenti per pavimenti.

900591 QUM ARSALAN 198 x 140 082.jpg

tappeto Persiano

Arsalan Qum | Iran

198 X 140 cm

PERSIA IRAN

Il tappeto persiano fa parte dell'arte e della cultura persiana (iraniana). La tessitura di tappeti in Persia risale all'età del bronzo. Il primo corpus sopravvissuto di tappeti persiani proviene dalla dinastia safavide (1501-1736) nel 16 ° secolo. Tuttavia, le raffigurazioni dipinte dimostrano una storia di produzione più lunga. C'è molta varietà tra i tappeti persiani classici del XVI e XVII secolo. Motivi comuni includono reti di rampe, arabeschi, palmette, bande di nubi, medaglioni e compartimenti geometrici sovrapposti piuttosto che animali e umani.

L'Iran è anche il maggior produttore ed esportatore mondiale di tappeti fatti a mano, producendo tre quarti della produzione mondiale e una quota del 30% dei mercati di esportazione mondiali. L'Iran è anche il creatore del più grande tappeto artigianale della storia, con una superficie di 60.546 piedi quadrati (pari a oltre 5600 metri quadrati).

LE TRE ANIME DEL TAPPETO ANTICO

Fino all'inizio degli anni Settanta il tappeto orientale era considerato un bene di lusso, un oggetto di arredo alquanto elitario destinato a una classe sociale abbiente e mediamente colta. Successivamente il  grande sviluppo dei mercati ha originato da un lato una produzione forzata in aree tradizionali quali soprattutto la Persia, e dall'altro la nascita e lo sviluppo di nuovi centri di tessitura, concorrenziali da un punto di vista economico, ma decisamente inferiori sul piano qualitativo.

Un tappeto brutto, banale, senza contenuti culturali, un tappeto senza'anima, restrà tale anche dopo 50 o 100 anni, non diventerà mai un tappeto antico, ma solo un oggetto usato, mentre anche un piccolo frammento di un tappeto genuino a autentico ( nel senso più ampio e completo del termine ) avrà sempre un valore intrinseco, destinato a rimanere nel tempo e a sopravvivere alle mode ricorrenti nella decorazione d'interni.

A questo proposito che sia fatta la massima chiarezza su cosa si deve intendere per tappeto "antico" ed è quindi opportuno classificare questi tappeti "antichi" in almeno tre grandi categorie: 

a ) Tappeti storici d'alto antiquariato;

b ) Tappeti vecchi e antichi da collezione, di produzione tribale o di villaggio;

c ) Tappeti vecchi e antichi da arredamento.

IMG_2010.JPG

tappeto antico Persiano

Isfahan | Ahmad | Iran

200 X 150 cm

IMG_2007.JPG

tappeto antico

Caucaso | Usbekistan

187 X 143 cm

Alla prima categoria appartengono tutti gli esemplari completi e i frammenti significativi di tappeti e kilim tessuti prima del 1800 e giunti fino a noi in condizioni tali da poterne ancora apprezzare le qualità estetiche, i valori cromatici e i contenuti etnoculturali. Si tratta prevalentemente di tappeti cosiddetti "classici", tessuti presso le corti o in attrezzati atelier urbani organizzati per produrre esemplari in gran parte destinati all'esportazione in Occidente. Sono esemplari rari, destinati ai musei o ad un collezionismo di alte disponibilità economiche.

Il secondo gruppo comprende i buoni tappeti dell'Ottocento e degli inizi del Novecento che conservino un genuino carattere tribale e la cui produzione non sia stata influenzata da esigenze di esportazione o di mercato. Appartengono a questa categoria i tappeti e i kilim dell'Anatolia e del Caucaso ancora con colori interamente naturali.

L'ultimo gruppo, che è poi il più vasto, comprende tutti gli altri tappeti ancora definibili "antichi", ma nati principalmente per rispondere a esigenze di arredamento e decorazione. In questo caso è molto importante fare attenzione a non cadere nel trabocchetto dell' oggetto solo consunto e usato, ma non per questo antico.

TAPPETO DI PAZYRYK

Il manufatto noto come tappeto di Pazyryk è il più antico tappeto annodato pervenuto ai giorni nostri, datato al V-IV secolo a.C. Prende nome dall'omonima vallata nei Monti Altaj in Siberia, (a 1650 metri sul livello del mare), dove fu ritrovato all'interno di una tomba. È conservato nel museo dell'Hermitage di San Pietroburgo.

Nel 1929 i due studiosi russi Sergej Rudenko e Mikhail Griaznov diedero inizio ad una serie di scavi archeologici nei pressi del confine orientale della Russia con la Mongolia (Monti Altai). Vennero scoperte cinque tombe a tumulo del periodo scita, risalenti al (V-IV secolo a.C.), detti kurgan. Nel 1949durante lo scavo del quinto tumulo venne ritrovato il manufatto, ibernato in una lastra di ghiaccio che ne aveva garantito la conservazione per venticinque secoli.

Il tappeto, depositato insieme ai resti dei cavalli appartenuti al capo tribù sepolto nel tumulo, era passato inosservato ai saccheggiatori di tombe permettendogli di arrivare fino a noi. La notevole perfezione formale ed il livello tecnico dell'esecuzione (circa 3600 nodi per dm²), non solo spostano di decine di secoli l'epoca di creazione del tappeto annodato, ma sovvertono tutti gli studi e le ipotesi fin qui formulate circa il luogo di origine e le forme di diffusione del tappeto e la sua tecnica.

Pazyryk_carpet.jpg

tappeto antico Pazyryk

Turkibaft

200 X 182 cm

misterimprese.png

Intergros tappeti  

 

Via La Spezia 177/A, 43126 Parma(PR) | Tel/Fax : 0521 982088

E-mail : info@intergrostappeti.com | Partita IVA : 02246800342 

Codice fiscale e n.iscr. al Registro Imprese : JHNMHD67P21Z224S

bottom of page